giovedì 22 febbraio 2018

L'APPELLO DELLA ASS.NE VITA AL MISCROSCOPIO: LE RICERCHE DELLA Dr.SSA GATTI E DEL Dr. MONTANARI INTERROTTE


La dr.ssa Antonietta Morena Gatti ed il dr. Stefano Montanari
Fonte: Vita al Microscopio,
Intervista doppia a Gatti e Montanari, 10 febbraio 2018

di Luca Scantamburlo

Esprimo tutta la mia solidarietà di genitore e cittadino alla dr.ssa Antonietta Morena Gatti ed al marito dr. Stefano Montanari, i quali attualmente si trovano impossibilitati - per il momento - nel proseguire i loro studi, e le loro ricerche scientifiche di indagine teorica e strumentale di microscopia elettronica, a causa di quanto accaduto in data 22 febbraio 2018. I due ricercatori da anni si battono per divulgare i risultati delle loro ricerche e la loro scoperta delle cosiddette nanopatologie, le quali già sono oggetto di lavori di letteratura scientifica e ricerche a firma di addetti ai lavori in tutto il mondo, dalla Vecchia Europa sino all'Asia, in Estremo Oriente, che riconoscono la potenziale minaccia a breve ed a lungo termine di questo particolato solido inquinante, una volta entrato nell'organismo umano.
Notevole il contributo da loro apportato allo studio delle implicazioni nell'ambito della salute umana e della tutela dell'ambiente, in riferimento alle nanopatologie, ed anche ai loro fattori o cause scatenanti, come gli inquinanti da inceneritori (che confluiscono nel particolato atmosferico), o come gli inquinanti studiati e rinvenuti nei casi dei militari morti o ammalatisi durante missioni all'estero o durante il servizio in patria, ed esposti ad inalazione e respirazione di nanoparticelle e microparticelle di leghe metalliche o comunque di vari elementi chimici, formatesi a seguito di deflagrazione di ordigni e bersaglio ad altissime temperature, presso poligoni di tiro o presso zone di guerra (ove sono stati impiegati proiettili all'uranio impoverito).

Si legga in proposito anche il fondamentale contributo scientifico - come consulente - apportato dalla dr.ssa Antonietta M. Gatti alla Commissione d'inchiesta parlamentare che ha da poco conlusi i suoi lavori:

ATTI PARLAMENTARI, XVII LEGISLATURA, CAMERA DEI DEPUTATI, Doc. XXII-bis

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUI CASI DI MORTE E DI GRAVI MALATTIE CHE HANNO COLPITO IL PERSONALE ITALIANO IMPIEGATO IN MISSIONI MILITARI ALL’ESTERO, NEI POLIGONI DI TIRO

[...] 

E DA SOMMINISTRAZIONE DI VACCINI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE
AGLI EFFETTI DELL’UTILIZZO DI PROIETTILI ALL’URANIO IMPOVERITO E DELLA DISPERSIONE NELL’AMBIENTE DI NANOPARTICELLE DI MINERALI PESANTI PRODOTTE DALLE ESPLOSIONI DI MATERIALE BELLICO E A EVENTUALI INTERAZIONI

Ove si parla appunto delle " [...] audizioni della Professoressa Antonietta GATTI, esperta di nanoparticelle e già consulente della Commissione Costa nella XVI legislatura".
Ed ove si dice, fra le altre cose:

"[...] Tra le audizioni merita attenzione quella del Prof. Giorgio Trenta, Presidente dell’Associazione italiana di radioprotezione medica. Il Professore, nella seduta del 23 marzo 2016, sollecitato con una serie di domande da parte del Presidente e dei commissari, riconosce, rifacendosi ai principi di probabilità qualificata e di multifattorialità nella genesi di patologie tumorali, la responsabilità dell’uranio impoverito nella generazione di nanoparticelle e micropolveri, capaci di indurre i tumori che hanno colpito anche i nostri militari inviati ad operare in zone in cui era stato fatto un uso massiccio di proiettili all’uranio impoverito."


Uranio impoverito e salute militari. Conclusi lavori della Commissione Parlamentare. Ecco cosa è emerso

9 febbraio 2018, di Domenico Della Porta
Presidente Osservatorio Nazionale Malattie Occupazionali e Ambientali

Università degli Studi di Salerno

Mai come questa volta il mondo militare della sicurezza è stato scandagliato in ogni sua piega anche più riposta. D’ora in avanti, sarà arduo non partire in qualsiasi analisi sul mondo militare dalla scoperta degli otto meccanismi procedurali e organizzativi che convergono nel produrre il duplice effetto di offuscare i rischi incombenti su militari e cittadini e nel contempo di arginare le responsabilità dei reali detentori del potere

http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=58829

SCARICA LA RELAZIONE DAL QUOTIDIANOSANITA,
quotidiano online di informazione sanitaria

http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato3170653.pdf


Di rilievo anche il lavoro di Gatti e Montanari ed i loro studi sui detriti inorganici (polveri) identificati in campioni di prodotti iniettabili, come i vaccini ad uso umano, anch'essi risultati contaminati in misura e qualità diversa, da inquinanti costituiti da polveri ultrafini (corpi estranei, solidi, micro e nanodimensionati, di natura inorganica, analisi su singoli campioni, non su interi lotti).


L'APPELLO DELLA ASSOCIAZIONE VITA AL MICROSCOPIO, A SOSTEGNO DI GATTI E MONTANARI E DELLE LORO RICERCHE SCIENTIFICHE

Ecco la dichiarazione e l'appello a firma della Associazione Vita Al Microscopio di Roma, di Nino Ferri e Roberta Doricchi, la quale associazione di promozione sociale si prefigge di "[...] di tutelare e valorizzare la natura e l'ambiente nell'interesse della collettività, a tutela del diritto inviolabile della vita e della salute, anche per le generazioni future."



Post appello della Associazione Vita Al Microscopio, 22 febbraio 2018:

"ENNESIMO ATTACCO ALLA VERITA'!

QUESTA MATTINA DALLE ORE 8:30 LA GUARDIA DI FINANZA STA PERQUISENDO L'APPARTAMENTO DEL DOTT. STEFANO MONTANARI E DELLA DOTT.SSA ANTONIETTA GATTI. IN SEGUITO SARA' PERQUISITO IL LABORATORIO NANODIAGNOSTICS, OVE VERRANNO SEQUESTRATI TUTTI I COMPUTER E I DOCUMENTI IN POSSESSO.
PERTANTO, AL MOMENTO I DOTTORI GATTI E MONTANARI SONO COSTRETTI A SOSPENDERE TUTTE LE ATTIVITA' RELATIVE AI LORO STUDI, COMPRESE CONFERENZE, CONSULENZE E ANALISI, E A RINVIARLE IN DATA DA DEFINIRE.


PER FAVORE, CONDIVIDETE QUESTO MESSAGGIO PER METTERE AL CORRENTE DI QUESTO IMPREVISTO CHIUNQUE POSSA ESSERE INTERESSATO. GRAZIE"


lunedì 12 febbraio 2018

LE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE: UNA POSSIBILE PROTESTA LEGALE, RICORDATA DA ORAZIO FERGNANI

Per le prossime elezioni politiche nazionali di marzo 2018, Orazio Fergnani di Alba Mediterannea, Andrea Gioia e Domenico Sancamillo, ricordano in una simulazione che legalmente - e dunque secondo lo Stato di diritto - è possibile, qualora vi sia qualcuno che non si senta rappresentato dai partiti in corsa per le elezioni, far sentire comunque la propria voce senza per forza essere costretti a dare un voto di preferenza non convinto, oppure essere costretti alla astensione del voto, non presentandosi ai seggi. Un modo per protestare e far mettere a verbale il proprio dissenso, in maniera perfettamente lecita.

LEGITTIMO VOTO DI PROTESTA
DAVANTI AD UN PRESIDENTE DI SEGGIO TOLLERANTE




AlbaMediterranea, Video Pubblicato il 3 feb 2018



LEGITTIMO VOTO DI PROTESTA - DAVANTI AD UN PRESIDENTE DI SEGGIO TOLLERANTE, DISPONIBILE , PRONTO ALL'IMPREVISTO


In questo video (una simulazione) Orazio Fergnani svolge un ruolo ai "seggi" con Andrea Gioia (Presidente e scrutinatore), mentre un cittadino in piedi (Domenico Sancamillo) interpreta il ruolo di un elettore che vuole esprimere un voto di protesta, che consegna ai Seggi perché venga messo a verbale, a norma di Legge. La scheda elettorale e la matita non vengono toccati dall'elettore.
La legge in questione invocata dal cittadino - poco conosciuta e rispolverata per l'occasione da Orazio Fergnani - è il DPR 361 del 1957. Ogni atto o documento che perviene ai Seggi, deve infatti andare protocollato per essere inoltrato all'archivio. Le proteste o reclami degli elettori, giunte ai Seggi, debbono essere ricevute e protocollate, ed in caso di trasgressione si configura un illecito punito con la reclusione o multa.


Luca Scantamburlo
12 febbraio 2018

Qui di seguito un collegamento ove leggere il testo legislativo:

clicca sul link

DPR n. 361 - 1957

D.P.R. 361 del 30 marzo 1957 “Approvazione del testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione della Camera dei deputati” (1), (2) Testo attualmente in vigore, tratto dal sito Leggi d’Italia (DeAgostini OnLIne)


Dal DPR 361 - 1957
art. 74. (T.U. 5 febbraio 1948, n. 26, artt. 26, ultimo comma, 47, ultimo comma, 49, ultimo comma, 50, comma 5° e 53, primo comma) 

Il verbale delle operazioni dell'Ufficio elettorale di sezione è redatto dal segretario in doppio esemplare, firmato in ciascun foglio e sottoscritto, seduta stante, da tutti i membri dell'Ufficio e dai rappresentanti delle liste presenti (161).
Nel verbale dev'essere presa nota di tutte le operazioni prescritte dal presente testo unico e deve farsi menzione di tutti i reclami presentati, delle proteste fatte, dei voti contestati (siano stati o non attribuiti provvisoriamente alle liste) e delle decisioni del presidente, nonché delle firme e dei sigilli 
Il verbale è atto pubblico

(158) Comma così modificato prima dall'art. 3, D.Lgs. 20 dicembre 1993, n. 534 (Gazz. Uff. 27 dicembre 1993, n. 302, S.O.) e poi dal comma 6 dell'art. 1, L. 16 aprile 2002, n. 62. Vedi, anche, l'art. 4 della citata legge n. 62 del 2002 (159) Comma così modificato prima dall'art. 3, D.Lgs. 20 dicembre 1993, n. 534 (Gazz. Uff. 27 dicembre 1993, n. 302, S.O.), entrato in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione e poi dal comma 6 dell'art. 1, L. 16 aprile 2002, n. 62. Vedi, anche, l'art. 4 della citata legge n. 62 del 2002 (160) - (161)Comma così modificato prima dall'art. 3, D.Lgs. 20 dicembre 1993, n. 534 (Gazz. Uff. 27 dicembre 1993, n. 302, S.O.), entrato in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione, e poi dal comma 28 dell'art. 6, L. 21 dicembre 2005, n. 270
(162) Comma così modificato dal comma 29 dell'art. 6, L. 21 dicembre 2005, n. 270


[...]

art. 79. (T.U. 5 febbraio 1948, n. 26, art. 56, e L. 16 maggio 1956, n. 493, art. 34 comma 1°, n. 2)

L'Ufficio centrale circoscrizionale pronuncia provvisoriamente sopra qualunque incidente relativo alle operazioni ad esso affidate, salvo il giudizio definitivo degli organi di verifica dei poteri. Ad eccezione di quanto previsto dal n. 2) dell'art. 76, circa il riesame dei voti contestati e provvisoriamente non assegnati, è vietato all'Ufficio centrale circoscrizionale di deliberare, o anche di discutere, sulla valutazione dei voti, sui reclami, le proteste e gli incidenti avvenuti nelle sezioni, di variare i risultati dei verbali e di occuparsi di qualsiasi altro oggetto che non sia di sua competenza. Non può essere ammesso nell'aula dove siede l'Ufficio centrale circoscrizionale l'elettore che non presenti ogni volta il certificato d'iscrizione nelle liste della circoscrizione (172). Nessun elettore può entrare armato. L'aula dev'essere divisa in due compartimenti da un solido tramezzo: il compartimento in comunicazione immediata con la porta d'ingresso è riservato agli elettori; l'altro è esclusivamente riservato all'Ufficio centrale circoscrizionale ed ai rappresentanti delle liste dei candidati (173).

(171) Articolo abrogato dall'art. 4, L. 4 agosto 1993, n. 277 (172) Comma così modificato dal comma 31 dell'art. 6, L. 21 dicembre 2005, n. 270 (173) Comma così modificato prima dall'art. 3, D.Lgs. 20 dicembre 1993, n. 534 (Gazz. Uff. 27 dicembre 1993, n. 302, S.O.), entrato in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione, e poi dal comma 31 dell'art. 6, L. 21 dicembre 2005, n. 270